venerdì 15 febbraio 2008

Arrivano i mostri / 16




Dalla trasmissione Anno Zero, l'intervento di Marco
Travaglio ad Anno zero, il 14-02-2008 sul "contraddittorio".
Gli altri video, qui.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie per aver linkatro il mio video.tra qualche ora ce ne sarà uno dal vivo ripreso al teatro due di Parma. ciao
tomas
www.anglotedesco.splinder.com

suburbia ha detto...

tomas grazie a te. Io lo metto sempre ogni venerdi e lo trovo in rete. Magari ti ho linkato altre volte.
Grazie anche per l'altro video di cui parli, sara' uin piacere linkare anche il tuo blog. Ciao

suburbia ha detto...

SBOBINATO
All’estero gli elettori si godono i confronti all’ultimo sangue Obama-Hillary, Schroeder-Merkel. In Italia Berlusconi e Veltroni vanno in tv separatamente e non c'è verso di metterli insieme nemmeno a San Valentino. E chi lo fa il “contraddittorio”? Dovrebbero essere i giornalisti. Ma non è sempre così, com’è avvenuto martedì e mercoledì. Un modello legittimo, purchè non sia l’unico: lì le domande servono al politico per dire quel che vuole. Se mente, nessuno lo interrompe. Se c’è un tema scomodo, non lo si affronta. Ma il contraddittorio dovrebbe contraddire, o no? Qui non c’è mai la seconda domanda per smentire quel che il politico ha detto nella prima risposta. Qualche esempio.

VELTRONI
Dice: “I giudici possono intercettare chi vogliono, ma poi le intercettazioni non si pubblicano fino al dibattimento”. E’ materia nostra: un giornalista dovrebbe obiettare che succede se si fa così: oggi si pubblicano quando vengono depositate agli avvocati e agli indagati, cioè quando cade il segreto. Se si aspetta il dibattimento, invece, passano anni, e intanto le intercettazioni circolano tra avvocati, indagati, politici, giornalisti. Senza alcun controllo. Si possono usare per ricatti, minacce, trattative, e i cittadini non ne sanno nulla.

Non solo, ma non si può sapere subito che cosa ha fatto questo e quello. Oggi ancora non si saprebbe nulla di Moggi e Carraro, furbetti, banche, Fazio, Ricucci, Fiorani, patto Rai-Mediaset, Berlusconi-Saccà, malasanità e lottizzazione in Calabria e in Campania, mafia e politica. Da pochi mesi sapremmo che Cuffaro incontrava mafiosi. Fazio l’han mandato via non per il processo, ma per le telefonate pubblicate. Carraro idem. Saccà e la Bergamini idem. E forse, senza le telefonate Unipol, D’Alema e Fassino non avrebbero investito Veltroni della leadership del Pd. Invece nessuno dice niente, così tutti sono d’accordo.

Vespa: “Anche la Bbc è legata al potere, il presidente è amico di Blair”. Già, ma è sottoposto alla Regina, scelto con pubblico concorso in base a un curriculum, infatti la Bbc fa un mazzo così prima alla Thatcher e poi a Blair. Diceva la Thatcher: “La Bbc non mi piace ma non posso farci nulla”. Magari un politico italiano potesse dire lo stesso della Rai. Qui ci vorrebbe il contraddittorio a Vespa...

Veltroni poi paragona la guerra in Afghanistan alla lotta alla mafia (ma c'è una bella differenza: noi abbiamo invaso uno Stato sovrano, l’esercito afghano non è mai venuto a invadere la Sicilia con la scusa di combattere la mafia).

Veltroni dice che gli inceneritori non fanno male alla salute (e le nanoparticelle cancerogene? silenzio).

Niente domande su conflitto interessi, sulla Gasparri bocciata dalla Corte europea: sono temi che Veltroni non vuole toccare, dunque nessuno glieli chiede.

BERLUSCONI
Vespa tenta di fare la prima domanda, ma se la fa Berlusconi da solo. Parte un servizio: una giornalista bionda insegue Berlusconi, un vero agguato: “Rambo lo vuole, non è che si candida alla Casa Bianca?“. Poi chiede un parere a un osservatore distaccato, super partes: “B. ha cambiato la politica”. E’ Bonaiuti, il portavoce di Silvio!

Berlusconi tracima: il mio è l'unico governo dal ’68 a ridurre pressione fiscale (non è vero: ha promesso di ridurla drasticamente, poi alla fine si vanta di non averla aumentata); noi siamo la nuova moralità nella politica (sic), 106 grandi opere, 1000 km di strade (quali?); la lotta evasione fiscale fa paura agli italiani (o agli evasori?). Poi dice che la lotta all'evasione ha fruttato solo 2 milioni contro i 40 sbandierati da Prodi: ma Prodi non ha mai detto 40, ha detto 18; e, se è solo di 2 milioni, dov’è tutto ‘sto terrore?

Salari: “Col mio governo erano alti, con Prodi sono scesi”. Ma poi dice che i governi non possono far molto per i salari: e allora che c'entra Prodi? Nessuno rileva la contraddizione.

Annuncia la chiusura delle frontiere (quali? a chi? come?).

Dice: avremo solo 12 ministri (ma non aveva promesso il ministero dell'Oceania al sen. Randazzo?).

Vespa tira fuori la scrivania di ciliegio, ma lui non ha portato il Contratto con gl’italiani. Ci stanno lavorando Tremonti-Brunetta. In compenso dice che in Fininvest aveva 56 mila collaboratori (falso: mai avuti più di 30 mila, la metà).

“Io coi rifiuti non c’entro nulla: è colpa di Bassolino, Pecoraro, il Pd di Prodi e Veltroni” (nessuna replica: eppure ha governato 6 anni, e l'emergenza dura da 15, e l'appalto all'Impregilo l'ha dato il governatore Rastrelli di An!).

Grandi opere: "non si può non fare il traforo del Frejus (che però c'è già dal 1870!!!).

“A sinistra c'è chi vorrebbe abolire la moneta come voleva Stalin” (e chi sarebbe? nel centrodestra non c'è il partito No Euro che vorrebbe tornare al tallero o alla dracma?).

“Stiamo pensando con don Verzè di portare la vita media a 120 anni. Io ne sento 35!“. Dunque conta di vivere 240 anni? Con quale invenzione scientifica?

Vuoto di memoria: “Nel ’94 tentai di mettere d’accordo Zaccagnini con Bossi” (era Martinazzoli, Zaccagnini è morto nell’89, ma nessuno se la sente di correggerlo).

Evasione e condoni: “Chi fa il condono denuncia di aver dichiarato di meno, anche a me dà fastidio se c’è evasione, perché sono il primo contribuente italiano” (ma il condono lo fece pure Mediaset, approfittando della legge fatta da Berlusconi: ma nessuno lo dice)

Non una domanda su Mastella e Dini (Berlusconi non era contro i ribaltoni?), processi, conflitto interessi, Europa7, condanna della Gasparri da parte della corte europea. Se non ne parla nemmeno Veltroni, perché dovrebbero parlarne i giornalisti o Berlusconi?

All’estero tutto ciò sarebbe impensabile. Lì il contraddittorio è una cosa seria: un contraddittorio che contraddice. Qui è uno spazio autogestito dai partiti. Viene una certa nostalgia per Tribuna politica di Jader Jacobelli: domanda del giornalista, risposta del politico, replica del giornalista, controreplica del politico. Oggi sarebbe impossibile, anzi sarebbe proprio eversivo. Oggi l’Authority a Jader Jacobelli lo farebbe arrestare.
Intervento ad Annozero
14 febbraio 2008

Anonimo ha detto...

Ti linko anch'io volentieri
Ciao
Tomas