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venerdì 3 aprile 2009

Febbre digitale



Da oggi, 3 aprile, sono al bando i termometri a mercurio. Il decreto ministeriale del 30 luglio 2008 stabilisce che non possono piu' essere fabbricati e commercializzati.
Finalmente anche l'Italia si allinea alle norme europee nel quale gia' del 2007 (dopo una battaglia durata 10 anni) si era giunti a bandire il metallo pesante, in quanto altamente inquinante per l'ambiente e la salute umana.

Link qui, qui e qui.

Le alternative per misurare la febbre sono i termometri digitali (es. qui e qui), ma se siete affezionati al vecchio termometro analogico l'alternativa e' il termometro a 'Galinstan'
Il galinstano e' una lega di Gallio, Indio e Stagno e si presenta come un metallo fluido, a temperatura ambiente, con caratteristiche simili al mercurio per quanto riguarda la dilatazione al variare della temperatura. Non è tossico e risulta quindi sicuro per l’ambiente, tanto che può essere smaltito con i normali rifiuti domestici.

A proposito di messa al bando il prossimo oggetto ad abbandonarci (se non l'ha gia fatto) sara' la lampadina ad incandescenza. Infatti l
'Italia dal 1° gennaio 2011 metterà al bando le lampadine incandescenti, grazie anche alla campagna di Greenpeace. ( Durante la campagna "Al bando le incandescenti" i 2 comici Leonardo Manera e Diego Parassole hanno realizzato una serie di mini video andando in giro travestriti da lampadine, per chi se li fosse persi, qui) Nell'unione europea il termine ultimo per il vecchio filo di tungsteno di Edison e' il 2012 con le seguenti modalita': dal prossimo settembre 2009 dovremo dire addio alle lampade a incandescenza da 100 watt, quelle da 75 watt non saranno più in commercio a partire dal 2011 per quelle da 40 e 25 watt si potra' aspettare fino a tutto il 2012.

venerdì 27 marzo 2009

Un'ora sola... anzi due



Ora della terra: domani sabato 28, scatta l'ora della Terra, l'Earth Hour. Dalle 20.30 alle 21.30 le luci dei piu' importanti monumenti del mondo saranno spente e tutti, comuni aziende, singoli cittadini sono invitati a spegnere le luci.
Un segnale, come sottolinea il promotore dell'iniziativa,
James Leape di Wwf International, per ricordare che "ci si puo' unire per trovare soluzioni contro il cambiamento del clima".
Partecipare e' semplice... come premere un interuttore :-)
Link qui, qui, qui.

Come dice Tommi: "allora la spegniamo?"


Ora legale: la notte fra domenica 29 e lunedi entra in vigore l'ora legale. Alle due le lancette degli orologi dovranno essere spostate un'ora in avanti e quindi si dormirà un'ora in meno.

Quanto e davvero si risparmia? , qui; faticate a abituarvici, qui.


martedì 23 dicembre 2008

Sognando un bianco Natale



Santa Claus Natale
"NEVE ! Finalmente!!!"

Renna "Non e' neve, Santa...
... questo sembra essere il protocollo di Kyoto..

Link qui.

Aspettando l'anniversario dell'entrata in vigore del protocollo di Kyoto (16 febbraio), Tommi ha lanciato una idea per una rubrica dedicata all'ambiente. I dettagli con l'anno nuovo.

lunedì 1 dicembre 2008

Inceneritori? Zero, grazie



Oggi è la Giornata mondiale contro l'incenerimento lanciata da Gaia - Global Alliance for Incinerator Alternatives - sostenuta in Italia da Greenpeace, Rete nazionale rifiuti zero e a cui aderisce anche il Wwf.

Riporto alcuni dati relativi agli inceneritori o come vengono impropriamente chiamati "termovalorizzatori" dal blog di StefanoMontanari.

La legge di Lavoisier o della conservazione della massa dice che in una reazione chimica la massa delle sostanze reagenti è uguale alla massa dei prodotti di reazione. Il che significa che, secondo le leggi che regolano l’universo, noi riusciamo solo a trasformare le sostanze, ma non ad annullarne la massa. Ciò che avviene quando s'inceneriscono i rifiuti". Quindi "se noi bruciamo l'immondizia, altro non facciamo se non trasformarla in particelle tanto piccole da farle scomparire alla vista e la trasformazione produce particelle ancora più minute e, dunque, più tossiche".
Le polveri piu' pericolose rilasciate da un inceneritore, oltre alle già note diossine, sono quelle più sottili - pm 2,5 cioè particelle con un diametro aerodinamico medio di 2,5 micron, le pm 1 con diametro di 1 micron e le pm 0,1 con diametro di 0,1 micron - che sfuggono ai criteri di valutazione stabiliti dalla legge vigente. Infatti "non esiste alcun tipo di filtro industriale capace di bloccare il particolato da 2,5 micron o inferiore a questo" sostiene Montanari "ma dal punto di vista dei calcoli che si fanno in base alle leggi vigenti, questo ha ben poca importanza: il "termovalorizzatore" produce pochissimo pm 10 - le uniche particelle prese in considerazione dalla normativa - e la quantità enorme di altro particolato non rientra nelle valutazioni. Ragion per cui, a norma di legge l’aria è pulita".
Ma gli effetti di queste polveri sono devastanti e generano le cosiddette nanopatologie, causa di malformazioni fetali, tumori infantili, malattie allergiche, infiammatorie e neurologiche. Si tratta di particelle inorganiche, non biodegradabili, non biocompatibili e proprio per questo ineliminabili dal nostro organismo, rendendo la possibilità di insorgenza delle patologie "eterno" - vale a dire per tutta la durata della vita umana.
"
Affermare, poi, che incenerire i rifiuti significa non ricorrere più alle discariche" continua Montanari "è un ulteriore falso, dato che le ceneri vanno smaltite per legge - decreto Ronchi - in discariche per rifiuti tossici speciali di tipo B1". Inoltre c'è un altro falso mito da sfatare riguardo la convenienza economica degli inceneritori dal punto di vista della produzione energetica. Infatti i "termovaloriazzatori" beneficiano del contributo Cip 6 - non si sa bene a che titolo - destinato alle fonti energetiche rinnovabili e che paghiamo nella bolletta elettrica: senza il Cip 6 la produzione di energia da rifiuti non sarebbe affatto conveniente.

Link qui, qui e qui.

lunedì 10 novembre 2008

Nimby, lontano dagli occhi...




Ventun anni fa, l'8/9 novembre 1987, attraverso l’abolizione dei tre articoli di legge, il popolo italiano sentenziava il rifiuto alla presenza di costruzioni centrali nucleari nel territorio nazionale (ne avevo parlato anche qui).

Proprio in occasione di questo anniversario l'istituto Demos pubblica i risultati di un sondaggio sull'energia nucleare.
Secondo i dati, il 46,8% è favorevole alla costruzione di centrali atomiche in Italia, il 44,1% è contrario e un buon 9% non sa, non risponde.
Link qui, qui e qui.

La percentuale di contrari sale al 50,2% quando si tratta di costruire nella propria provincia, mentre il 41% è favorevole e un 8,9% non sa, non risponde.
(Vedi grafici, qui)

Insomma... non nel mio cortile (Nimby appunto).

Proprio il 4 novembre Montecitorio ha dato il via libera alle norme per il ritorno al nucleare (ne ho parlato appunto qui).

Link collegati: sondaggi precedenti sul nucleare, qui; una petizione antinucleare, qui.

lunedì 3 novembre 2008

Una scoria italiana


Pochi giorni fa, il 30 ottobre 2008, la Camera dei Deputati ha approvato l’articolo 15 del Disegno di legge Sviluppo (1441), ovvero il via libera al Governo di emanare entro giugno 2009 uno o più decreti legislativi per la localizzazione in Italia di impianti di produzione elettrica nucleare, di sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare.
Link qui.


E' dal 1987 che, in seguito al referendum il nucleare e' stato spento in tutta italia e da allora solo a partire dal 1999 (tramite la creazione della Sogin, da un a costola dell'Enel) si e' pensato di “fare ordine” sulla situazione delle scorie e del materiale radioattivo derivato dall'esercizio delle centrali e piu' recentemente del materiale ospedaliero.

L'anno scorso a maggio la Sogin ha firmato un cotratto con la Francia per il trattamento del combustibile nucleare italiano. Un accordo da 250 milioni di euro che prevede il trattamento di 235 tonnellate provenienti dalle ex centrali di Caorso (190 tonnellate di combustibile), Trino (32 tonnellate) e Garigliano (13 tonnellate). Dopo il trattamento, che avrà luogo nello stabilimento di La Hague, i residui rientreranno in Italia entro il 31 dicembre 2025.

Link qui.

235 tonnellate per 250 milioni di euro fa piu' di un milione a tonnellata!

La Sogin e' “finanziata“ dallo stato tramite le bollette della luce dei cittadini.
La trasmissione Report ha evidenziato che nella finanziaria 2005 si e' deciso un prelivo dalla Sogin di 100 milioni di euro l'anno che comprensibilmente sono stati recuperati con le bollette.
Link qui.
Nel contempo si abbassavano le tasse, ma e' ragionevole pensare che i soldi entrati dalla porta se ne sono poi usciti dalla finesta!



Ma quanti sono e dove sono i depositi di scorie nucleari in Italia?

Alcuni dati:

Nella piscina della centrale di Caorso ce ne sono circa 700, l'equivalente di 1.300 kg di plutonio. Altre 47 barre, contenenti 150 kg di plutonio sono in quella di Trino Vercellese.

Nella centrale del Garigliano non sanno più dove mettere i rifiuti, in quella di Borgo Sabotino hanno il problema della grafite radioattiva che non si può spostare se non si trova il sito definitivo.

A La Casaccia a 25 chilometri da Roma c'è il più grande deposito di rifiuti radioattivi d’Italia, circa 7 mila metri cubi ed è al limite. Ci sono poi 5 kg di plutonio che possono essere usati per fini militari e che da due anni sono in un deposito dove l'impianto antincendio, dopo aver provocato un'esplosione, deve ancora essere omologato.

All'Itrec di Rotondella, vicino Matera, da 30 anni un impianto è attivo solo per mantenere in sicurezza le barre di uranio e torio che gli americani ci hanno lasciato in custodia e di cui non sappiamo cosa farne.

A Saluggia l'impianto si trova sul greto della Dora Baltea, in un sito che si è allagato tre volte in 15 anni. Ma il problema più grande l'hanno avuto per lo svuotamento di una vecchia piscina che dal 2004 perdeva liquido radioattivo minacciando la falda: avrebbe causato, secondo la testimonianza di un operatore intervistato da Report, un centinaio di casi di contaminazione interna.

Alla fine sul nostro territorio si contano oltre 30 mila metri cubi di rifiuti radioattivi, che diventeranno 120.000 dopo lo smantellamento delle centrali previsto per il 2020.

Nel 2003, dopo il fallimento di Scanzano Jonico, il governo Berlusconi aveva dichiarato che sarebbe stato ultimato entro dicembre 2008 un deposito nazionale.


Link impianti e scorie, qui ; stato attuale dei rifiuti radioattivi e del combustibile irradiatoto stoccato, qui.

domenica 28 settembre 2008

Co2 X 4



E' uscito da 2 giorni il rapporto del progetto internazionale Global Carbon Project (Gcp) sul budget di carbonio nel 2007, il tasso di crescita delle emissioni antropogeniche di anidride carbonica (CO2) del pieneta
Dal 2000 è aumentato di 4 volte rispetto al decennio precedente.


Secondo il Gcp, l'aumento ha portato le concentrazioni atmosferiche di CO2 ad un valore di 383 ppm nel 2007, il 37% sopra il valore all'inizio della rivoluzione industriale (circa 280 ppm nel 1750). La concentrazione attuale è la più alta degli ultimi 650.000 anni.

L'aumento sarebbe stato di 3,5% l'anno, invece del 2,7% che l'IPCC ha predetto per il "worst case scenario" e dello 0,9% degli anni 90.

Inoltre, secondo il rapporto, il maggiore aumento delle emissioni si è verificato nei Paesi in via di sviluppo, specialmente Cina e India, mentre nei Paesi industrializzati le emissioni sono aumentate lentamente. La Cina nel 2006 ha superato gli Usa ed è diventata il Paese maggiore emettitore di CO2 al mondo, mentre l'India supererà presto la Russia come terzo Paese maggiore emettitore.

Se 10 anni fa i paesi maggio emettitori di CO2 erano rispettivamente USA, Cina, Russia, Giappone, ora sono Cina, USA, Russia, India.

(India e Cina sono fuori dal protocollo di Kyoto. Giusto perche' ho nomimato il protocollo ecco l'italia, che invece l'ha sottoscritto, cosa ne pensa ora per voce del suo ministro per le politiche comunitarie Ronchi, qui.)

L'efficienza di assorbimento degli ecosistemi naturali (foreste ecc), come se non bastasse, e' diminuita.
(Chissa' perche'???) "Solo" del 5%.

Link qui, qui e qui.

martedì 23 settembre 2008

Earth Overshoot Day



Oggi 23 settembre 2008 è l'Earth Overshoot Day, il giorno in cui il nostro consumo di risorse naturali sorpassa la produzione naturale annua della Terra .

La data è stata calcolata dal Global Footprint Network, l'associazione che misura l'impronta ecologica, cioè il segno che ognuno di noi lascia sul pianeta prelevando ciò di cui ha bisogno per vivere ed eliminando ciò che non gli serve più, i rifiuti.

Il 23 settembre non è una scadenza fissa: p
er millenni l'impatto dell'umanità, a livello globale, è stato trascurabile: un numero irrilevante rispetto all'azione prodotta dagli eventi naturali che hanno modellato il pianeta. Con la crescita della popolazione e con la crescita dei consumi la situazione e' cambiata.

Nel 1961 metà della Terra era sufficiente per soddisfare le nostre necessità. Il primo anno in cui l'umanità ha utilizzato più risorse di quelle offerte dalla biocapacità del pianeta è stato il 1986, ma quella volta il cartellino rosso si alzò il 31 dicembre: il danno era ancora moderato.


E cosi di anno in anno si e' calcolato
quando avveniva l'overshoot
day,
sempre piu' presto!


Nel 1986 è stato il 31 dicembre,
nel 1987 il 19 dicembre,
nel 1995 il 21 novembre,
nel 2000 il 31 ottobre,
nel 2005 il 2 ottobre e
nel 2006 il 9 ottobre.


Quest'anno già al 23 settembre: consumiamo quasi il 40% in più di quello che la natura può offrirci senza impoverirsi.
Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, l'anno in cui - se non si prenderanno provvedimenti - il rosso scatterà il primo luglio sarà il 2050. Alla metà del secolo avremo bisogno di un secondo pianeta a disposizione.

Link qui, qui e qui.

giovedì 18 settembre 2008

Oscurita' italiana



Riguardo al post precedente e anche ad iniziative simili, tipo M'illumino di meno, ecc. , come si fa a vedere se hanno successo?
Basta vedere il grafico dei consumi previsti a confronto con quelli reali.
Qui.
Purtoppo e' solo giornaliero e non ho trovato nulla (numericamente) sulla riuscita dell'iniziativa di ieri.

mercoledì 17 settembre 2008

Oscurita' mondiale

Dopo M'illumino d'immenso e di meno e' la volta di buio.



"Oggi 17 settembre 2008, dalle 21.50 alle 22.00, viene proposto di spegnere tutte le luci e, se possible, tutti gli apparati elettrici, affinchè il nostro pianeta possa respirare.
Se si avrà una risposta abbastanza grande, l'energia risparmiata sarà enorme. Solo 10 minuti e vediamo cosa succede. Se rimaniamo 10 minuti al buio, prendiamo una candela e semplicemente osserviamola, così noi staremo respirando insieme al nostro pianeta. Ricorda che l'unione fa la forza e che internet può avere un grosso potere e si può fare ancora meglio"

L'iniziativa mi e' arrivata anche per mail in 10 lingue, che, a stele di rosetta aggiungo nel primo commento. Grazie Gaz :-)

Altri link all'iniziativa, qui, qui e qui.

lunedì 14 luglio 2008

14 luglio 1789 - La presa della Bastiglia



Tricastin, Three Mile Island ..
Io, per assonanza, Trino Vercellese proprio lo toglierei dalla lista!

La presa della Bastiglia, qui; le dichiarazioni della Betancourt su Zidane, qui. Guarda la Bastiglia e la torre Eiffel.

domenica 15 giugno 2008

Eolo



Si festeggia oggi per la prima volta l'European Wind Day, evento promosso dall'Associazione Europea per l'Energia Eolica (Ewea) e che punta a far conoscere ai cittadini europei un'alternativa energetica ecologica e sicura.

Nel 2007 sono stati risparmiati ben 17 milioni di barili di petrolio grazie a questa fonte alternativa. I dati sono raccolti dall'ANEV, Associazione Nazionale Energia del Vento, ma si dovrebbe far di più.

Sempre nel 2007, l'eolico ha battuto il nucleare nel numero di nuovi impianti aperti, segnando una crescita del 18% in Europa e del 28% in Italia.
In Italia a tutt'oggi sono 2.943 gli impianti eolici presenti in Italia che, soprattutto nel Centro-Sud, garantiscono oltre 2.700 megawatt di potenza: circa l'1,1% del fabbisogno lordo di energia elettrica.

Link sull'argomento qui e qui.

lunedì 19 maggio 2008

Il sorpasso



Benzina 1,486 €/litro
Gasolio 1,486 €/litro

Il prezzo di un litro di gasolio in alcune reti di distribuzione ha superato quello di un litro di benzina verde.
Il sorpasso pero' c'e' stato solo al distributore infatti finora il gasolio costava meno anche grazie alla normativa che impone accise (imposte di fabbricazione) ridotte su questo carburante, 0,636 euro, rispetto alla benzina, 0,780 euro (iva compresa). Una misura che venne decisa per agevolare gli autotrasportatori, gli unici all’epoca a usare motori diesel. Infatti se guardiamo i costi al litro dei 2 carburanti fiscalizzazione esclusa vediamo che il sorpasso c'e' stato nel 2005 con la benzina a 0.454 e gasolio a 0.513
(vedi grafico storico, prezzo industriale dei prezzi benzina e gasolio).

Curiosita':
in America gli impianti di raffinazione estraggono da un barile di petrolio 50% , il 25% di gasolio e il 25% di altri prodotti;
per le raffinerie europe si ha invece:il 45% di diesel, il 25% di benzina e il 30% di altri prodotti.

Prezzi benzina, qui; altri link qui , qui e qui.

mercoledì 7 maggio 2008

Barile mezzo pieno



Di record in record eccoci arrivati a 122.
Come ogni grandezza importante non si sta' neppure a specificare l'unita' di misura; dollari al barile.

Arjun N. Murti, l'analista della Goldman Sachs nel marzo del 2005 sorprese un po' tutti quando previde che il prezzo del petrolio sarebbe arrivato oltre i cento dollari.
Le previsioni di questi giorni invece sono che i prezzi del greggio avranno un "super-picco" compreso fra i 150 ed i 200 dollari nell'arco dei prossimi 6-24 mesi.

Se furono in pochi a credere ne 2005 al fatto che si sarebbe arrivati a 100 dollari al barile, ora le previsioni sono queste:
A) 120 dollari al 2010, per poi ridiscendere a 75 dollari nel 2012;
B) 200 dollari al barile forse già nel 2009, prima di un nuovo e repentino calo negli anni a seguire a seguito di un drastico cambio di strategia da parte dei consumatori di petrolio.
Link qui e qui.
Se si realizzasse lo scenario B) , che viene consideraro il piu' probabile, la Confesercenti dice che la benzina toccherebbe i 2 euro con conseguenze facilmente immaginabili (link qui).

Agenzia internazionale per l´energia prevede, nel prossimo decennio, una domanda globale di petrolio pari a 116 milioni di barili al giorno. Oggi, la domanda è già di 85 milioni di barili e cresce di quasi il 2 % annuo.
I superpozzi da almeno 500 mila barili, dicono gli esperti, li abbiamo già trovati tutti. Fino al 1970, ne erano stati scoperti otto. Fra il ´70 e l´80 due. Da allora, solo uno.
Nel 2009 terminerà il piano dell’ Arabia Saudita per aumentare la produzione di greggio. Dopo tale data fermeranno le nuove esplorazioni e l’aumento di produzione.

Le principali variazioni negli anni del prezzo del petrolio, qui; verso i 123 dollari, qui.
Saperne di piu' sul picco del petrolio, qui.

Curiosita':
Il 30 aprile 2007 e’ stato lanciato in rete un gioco di simulazione collettiva, World Without Oil, fingendo che sia la data in cui comincia la grande crisi petrolifera.
Il gioco consiste nell'immaginarsi nel bel mezzo di una verosimile crisi petrolifera globale e raccontare storie, scattare foto e girare video documentando questa realtà alternativa.

sabato 26 aprile 2008

Il sarcofago



Tutankamon ha 3300 anni, questo solo 22.

Da qui: "
Un sarcofago di contenimento e' stato creato a tempo record tra il maggio ed il novembre 1986 ma ogni anno, proprio per la povertà dei materiali usati e per la mancanza di una più seria progettazione, nuove falle si aprono sulla struttura, per un totale di oltre 1000 metri quadrati di superficie."
"
Circa 2.200 metri cubi di acqua si riversano all'interno del sarcofago ogni anno facendo aumentare di 10 volte il peso delle fondamenta che va da un minimo di 20 fino ad un massimo di 200 tonnellate per metro quadrato. Il basamento è sprofondato di 4 metri permettendo l'infiltrarsi di materiale radioattivo nelle falde acquifere che sono correlate ai fiumi Pripyat e Dniepr che a loro volta portano il loro carico fino al mar Nero. 30 milioni di persone lungo il corso dei fiumi si servono di essi. La temperatura all'interno del sarcofago, raggiunge in alcuni punti, ancora oggi, 1.000 gradi centigradi in prossimità del nocciolo, e tale temperatura contribuisce al costante indebolimento e alla deformazione della struttura."
"
Nel 1997 al vertice del G7 a Denver, fu fondata la Chernobyl Shelter Fund per raccogliere fondi per mettere in sicurezza il reattore. .... Nel 1998 il costo stimato per la sua progettazione e realizzazione raggiungeva i 780 milioni di dollari. Ora è levitato oltre il miliardo di dollari. Metterebbe in sicurezza il sito per circa 100 anni."

(*) Post preparato in precedenza e postato oggi alle 10.00 (se tutto e' andato bene) con draft-blogger.

mercoledì 26 marzo 2008

Rompiamo il ghiaccio


Clicca qui per vede la fotografia ad alta risoluzione.

Oggi l'University of Colorado's National Snow and Ice Data Center ha dato notizia ed ha diffuso le foto di un grandissimo frammento di ghiaccio lungo 41 kilometri e largo circa 2.5 ( per un totale di circa 400 km quadrati, il doppio dell'isola d'Elba) che si sta staccando dal pack gia' del 28 febbraio scorso.

A staccarsi dal continente antartico e a finire in mare è stato il cosiddetto "Asse di Wilkins", un'area della parte occidentale dell'Antartide che gli scienziati avevano già previsto sarebbe collassata. Ritenevano però che sarebbe avvenuto tra quindici anni.

La Penisola antartica ha gia' visto il ridimensionamento e il distacco di diversi blocchi di ghiaccio, sei dei quali sono scomparsi del tutto: Prince Gustav Channel (27 febbraio 1995, 270 miglia quadrate, Larsen A (1995), Larsen B (2002), Wordie, Muller e Jones.

Commenti:
"Quanto avvenuto è rarissimo - hanno commentato al centro di Boulder : il fenomeno è "certamente" dovuto agli effetti del surriscaldamento globale.

La banchisa Wilkins era là da almeno un paio di centinaia d'anni, ma l'aria calda e l'effetto del frangente hanno provocato il distacco», ha spiegato Ted Scambos del Nsidc.

"Sono fenomeni osservati da parecchi anni, quindi non si tratta di una novita'", commenta Massimo Frezzotti, glaciologo dell'Enea. "Si sono gia' staccati in maniera analoga altri iceberg, ma quello del distacco non e' il problema principale. Il vero problema e' che queste piattaforme di ghiaccio si stanno disintegrando a una velocita' molto maggiore di quanto previsto. Si rompono in tanti pezzetti".
"Tutto questo, l'esperienza ci insegna, e' imputabile all'aumento della temperatura ma anche a una riduzione del ghiaccio marino e, probabilmente a un aumento della temperatura degli oceani"

Link qui , qui e qui.
Il video del distacco, qui.


Il punto sulla situazione dei ghiacciai in Italia di Luca Mercalli in questo magnifico cortometraggio "Ghiacciai 2007".



Tutto questo esattamente a meta' dell' 4° anno Internazionale dei Poli (marzo 2007 a marzo 2008 che pero' durera' fino al marzo 2009).
Il quarto anno negli ultimi 125 anni, questa volta organizzato grazie all’International Council for Science (ICSU) e al World Meteorological Organization (WMO).
Come strumento pubblicitario è stato scelto anche Google Earth. E’ stato infatti pubblicato un layer dedicato all’iniziativa che contiene 50 luoghi polari con la relativa relazione scritta dai scienziati in questi anni.

Secondo alcuni dati preliminari relativi a questo studio abbiamo che: il ghiaccio artico è sceso a quota 4,14 milioni di km².
Come si vede nel grafico qui
la diminuzione è terrificante: dai 7-9 milioni di km² degli anni '70-80 si è passati ai 6-7 milioni di km² degli anni '90 ed ora siamo precipitati a poco più di 4.

Il NSIDC segnala che per la prima volta nella storia il ghiaccio si è fuso fino a 85,5 gradi di latidudine N (in corrispondenza della longitudine 160 E).

Nei soli ultimi 3 anni la calotta ha perso 2/3 della sua estensione estiva.

mercoledì 20 febbraio 2008

Non si va a Kyoto in Pininfarina (*)



E' passato da pochi giorni il 3o anniversario di Kyoto con l'iniziativa m'illumino di meno di cui si e' parlato tanto, anche da me, da VersioneBeta e da BlogInternazionale. Cosa pero' ci costa aver ratificato questo Protocollo non e' pubblicizato molto e me ne sono accorta perche' lasciando il dato come commento mi sono accorta che poi anche gli altri blogger hanno integrato e allora ecco qua che per completezza lo riporto anche io.

L’Italia dal 1° gennaio 2008 ogni giorno ha un costo di 5.400.000 € per il mancato raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto. Il contatore nel sito del Kyoto Club visualizza in tempo reale la crescita di questo debito. L'Italia sta accumulando un debito di oltre 5 milioni di euro al giorno (5,4 milioni di euro) per lo sforamento delle emissioni di CO2 rispetto all'obiettivo previsto dal Protocollo di Kyoto. Per la precisione, dal 1° gennaio 2008 il debito è di 63 € ogni secondo e, ad oggi, 23 di gennaio, abbiamo già superato i 120 milioni di euro che diventeranno quasi 2 miliardi di euro a fine 2008. La crescita del debito (per ogni tonnellata di CO2 abbiamo stimato un prezzo di 20 €) si può visualizzare in tempo reale dal contatore presente nell'home page del sito del Kyoto Club.

Questo costo deriva dal divario di oltre 90 milioni di tonnellate di CO2 che ci separa dagli obiettivi di Kyoto, con un livello di emissioni del 12% superiore rispetto al 1990. Va ricordato che nel periodo di adempimento 2008-2012, la quantità di emissioni assegnate all'Italia è pari a 483 Mt CO2 eq. (-6,5% rispetto al 1990). Questa è un'emergenza pesante in termini economici, di immagine e di mancate opportunità. Paghiamo dieci anni di sottovalutazione del problema climatico e di una notevole superficialità rispetto all'entrata in vigore del Protocollo. Poiché ogni ulteriore ritardo comporterà costi crescenti sarà fondamentale che le istituzioni mettano al centro delle politiche del paese la questione climatica, con conseguenti scelte oculate su efficienza energetica, utilizzo delle fonti rinnovabili e trasporti.

(*) vedi qui.

venerdì 15 febbraio 2008

Black-out volontario



Culmina oggi, 15 febbraio,
(vigilia dell'anniversario dell'entrata in vigore del protocollo di Kyoto, la campagna M’ILLUMINO DI MENO, Giornata Internazionale del Risparmio Energetico

L’invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili il 15 febbraio 2007 dalle ore 18.

Ho letto di bellissime iniziative: luci spente e happy hous a lume di candela in piazza, distribuzione di lambadine a basso consumo, librerie con luci abbassate e sconti sui volumi che trattano ecologia e ambiente.

Alcuni link qui, qui, qui, qui e qui.

E' possibile conoscere e seguire l'andamento della richiesta di energia in tempo reale, qui.

lunedì 4 febbraio 2008

Che pm10 che fa



Dalle scorse settimane dopo le proroghe dovute alle festivita' natalizie, sono entrati di nuovo in vigore in quasi in tutte le citta' i provvedimenti per la limitazione del traffico. In genere vengono adottati provvedimenti con la regola delle targhe alterne ma anche con blocchi giornalieri (Roma link qui e qui, reggio Emilia, qui e poi ancora alcuni : toscana, Palermo, marche, pescara.
Ma su quanto servano questi provvedimenti le conclusioni non sono facili. Il caso di Modena, qui, e qui,l'intervista a infomotori, qui. A Milano con l'Ecopass, i veicoli sono diminuiti del 23% (e del 40% quelli piu' inquinanti), per ora pero' i livelli di pm10 non sono (ancora?) calati, link qui. Anzi proprio la scorsa settimana si e' superata la soglia di attenzione (link qui) e nelle dieci giornate dal 19 al 28 gennaio, per ben 7 volte, il PM10 presente nella zona dei Bastioni ha superato i limiti di legge (link qui).

Secondo Veronesi in questo studio " Le auto Euro3 ed Euro4 hanno pochissime responsabilità nella diffusione delle polveri sottili. " Esse contribuiscono alla riduzione di pm10 solo del 3%.

Lo studio del network Apheis, pubblicato dal Journal of Epidemiology and Community Health , su 26 citta' europee, Roma risulta essere la piu' inquinata. Secondo la ricerca, se l'Ue adottasse i criteri raccomandati dall'Oms sui limiti all'inquinamento, ogni anno solo nella capitale italiana si risparmierebbero 1600 morti. Link qui.
Legampiente dice che
su 63 capoluoghi monitorati ben 50 hanno superato il limite medio giornaliero (5 microgrammi per metro cubo), link qui.

L'assessore all'Ambiente del Comune di Roma Dario Esposito, commentando lo studio di cui sopra, dichiara che i risultati ottenuti dallo studio danno riferimento a dati vecchi di anni perche' invece a Roma il livello di pm10 e' diminuito, link qui.

Per saperne di piu' su nanoparticelle qui e qui e nanopatologie : video del Dott. Montanari "Morire a norma di legge", soprattutto sugli inceneritori, qui (copiato da a ste).
Qui una intervista di ieri sulle nanoparticelle e polveri sottili al Dott. Montanari.

venerdì 1 febbraio 2008