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mercoledì 17 settembre 2008

Oscurita' mondiale

Dopo M'illumino d'immenso e di meno e' la volta di buio.



"Oggi 17 settembre 2008, dalle 21.50 alle 22.00, viene proposto di spegnere tutte le luci e, se possible, tutti gli apparati elettrici, affinchè il nostro pianeta possa respirare.
Se si avrà una risposta abbastanza grande, l'energia risparmiata sarà enorme. Solo 10 minuti e vediamo cosa succede. Se rimaniamo 10 minuti al buio, prendiamo una candela e semplicemente osserviamola, così noi staremo respirando insieme al nostro pianeta. Ricorda che l'unione fa la forza e che internet può avere un grosso potere e si può fare ancora meglio"

L'iniziativa mi e' arrivata anche per mail in 10 lingue, che, a stele di rosetta aggiungo nel primo commento. Grazie Gaz :-)

Altri link all'iniziativa, qui, qui e qui.

mercoledì 11 giugno 2008

Urca urca tirulero



Parlo sempre ( o quasi) di petrolio mi sfugge la Robin Hood Tax...
Cos'e'?
Visto che "in tempi straordinari servono prelievi strordinari" il ministro Tremonti ha pensato di inserire gia nel Depf di luglio una tassa da applicarsi suio profitti delle compagnie petrolifere.
Cosa sono i profitti? molto e' speculazione. E la speculazione si sa' e' un apostrofo rosa... ehmm.. una bottiglia di champagne sul barile.
Link qui e qui.

Commenti:
L'agenzia internazionale di rating Fitch segnala che questa tassa potrebbe indebolire gli investimenti delle compagnie petrolifere inoltre e compagnie potrebbero tentare di scaricare gli oneri aggiuntivi derivanti dalla tassazione proprio sui prezzi finali e quindi sui consumatori.

L'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni : ''Il modo migliore di fare i Robin Hood sarebbe tassare i paesi produttori anche se mi pare un'operazione difficile da attuare'.
(ndr. anche a me !)
Link qui e qui.

Il vero Robin Hood e le splendide canzoni del Robin Hood disneyano, qui.

lunedì 19 maggio 2008

Il sorpasso



Benzina 1,486 €/litro
Gasolio 1,486 €/litro

Il prezzo di un litro di gasolio in alcune reti di distribuzione ha superato quello di un litro di benzina verde.
Il sorpasso pero' c'e' stato solo al distributore infatti finora il gasolio costava meno anche grazie alla normativa che impone accise (imposte di fabbricazione) ridotte su questo carburante, 0,636 euro, rispetto alla benzina, 0,780 euro (iva compresa). Una misura che venne decisa per agevolare gli autotrasportatori, gli unici all’epoca a usare motori diesel. Infatti se guardiamo i costi al litro dei 2 carburanti fiscalizzazione esclusa vediamo che il sorpasso c'e' stato nel 2005 con la benzina a 0.454 e gasolio a 0.513
(vedi grafico storico, prezzo industriale dei prezzi benzina e gasolio).

Curiosita':
in America gli impianti di raffinazione estraggono da un barile di petrolio 50% , il 25% di gasolio e il 25% di altri prodotti;
per le raffinerie europe si ha invece:il 45% di diesel, il 25% di benzina e il 30% di altri prodotti.

Prezzi benzina, qui; altri link qui , qui e qui.

mercoledì 7 maggio 2008

Barile mezzo pieno



Di record in record eccoci arrivati a 122.
Come ogni grandezza importante non si sta' neppure a specificare l'unita' di misura; dollari al barile.

Arjun N. Murti, l'analista della Goldman Sachs nel marzo del 2005 sorprese un po' tutti quando previde che il prezzo del petrolio sarebbe arrivato oltre i cento dollari.
Le previsioni di questi giorni invece sono che i prezzi del greggio avranno un "super-picco" compreso fra i 150 ed i 200 dollari nell'arco dei prossimi 6-24 mesi.

Se furono in pochi a credere ne 2005 al fatto che si sarebbe arrivati a 100 dollari al barile, ora le previsioni sono queste:
A) 120 dollari al 2010, per poi ridiscendere a 75 dollari nel 2012;
B) 200 dollari al barile forse già nel 2009, prima di un nuovo e repentino calo negli anni a seguire a seguito di un drastico cambio di strategia da parte dei consumatori di petrolio.
Link qui e qui.
Se si realizzasse lo scenario B) , che viene consideraro il piu' probabile, la Confesercenti dice che la benzina toccherebbe i 2 euro con conseguenze facilmente immaginabili (link qui).

Agenzia internazionale per l´energia prevede, nel prossimo decennio, una domanda globale di petrolio pari a 116 milioni di barili al giorno. Oggi, la domanda è già di 85 milioni di barili e cresce di quasi il 2 % annuo.
I superpozzi da almeno 500 mila barili, dicono gli esperti, li abbiamo già trovati tutti. Fino al 1970, ne erano stati scoperti otto. Fra il ´70 e l´80 due. Da allora, solo uno.
Nel 2009 terminerà il piano dell’ Arabia Saudita per aumentare la produzione di greggio. Dopo tale data fermeranno le nuove esplorazioni e l’aumento di produzione.

Le principali variazioni negli anni del prezzo del petrolio, qui; verso i 123 dollari, qui.
Saperne di piu' sul picco del petrolio, qui.

Curiosita':
Il 30 aprile 2007 e’ stato lanciato in rete un gioco di simulazione collettiva, World Without Oil, fingendo che sia la data in cui comincia la grande crisi petrolifera.
Il gioco consiste nell'immaginarsi nel bel mezzo di una verosimile crisi petrolifera globale e raccontare storie, scattare foto e girare video documentando questa realtà alternativa.

mercoledì 20 febbraio 2008

Non si va a Kyoto in Pininfarina (*)



E' passato da pochi giorni il 3o anniversario di Kyoto con l'iniziativa m'illumino di meno di cui si e' parlato tanto, anche da me, da VersioneBeta e da BlogInternazionale. Cosa pero' ci costa aver ratificato questo Protocollo non e' pubblicizato molto e me ne sono accorta perche' lasciando il dato come commento mi sono accorta che poi anche gli altri blogger hanno integrato e allora ecco qua che per completezza lo riporto anche io.

L’Italia dal 1° gennaio 2008 ogni giorno ha un costo di 5.400.000 € per il mancato raggiungimento degli obiettivi del Protocollo di Kyoto. Il contatore nel sito del Kyoto Club visualizza in tempo reale la crescita di questo debito. L'Italia sta accumulando un debito di oltre 5 milioni di euro al giorno (5,4 milioni di euro) per lo sforamento delle emissioni di CO2 rispetto all'obiettivo previsto dal Protocollo di Kyoto. Per la precisione, dal 1° gennaio 2008 il debito è di 63 € ogni secondo e, ad oggi, 23 di gennaio, abbiamo già superato i 120 milioni di euro che diventeranno quasi 2 miliardi di euro a fine 2008. La crescita del debito (per ogni tonnellata di CO2 abbiamo stimato un prezzo di 20 €) si può visualizzare in tempo reale dal contatore presente nell'home page del sito del Kyoto Club.

Questo costo deriva dal divario di oltre 90 milioni di tonnellate di CO2 che ci separa dagli obiettivi di Kyoto, con un livello di emissioni del 12% superiore rispetto al 1990. Va ricordato che nel periodo di adempimento 2008-2012, la quantità di emissioni assegnate all'Italia è pari a 483 Mt CO2 eq. (-6,5% rispetto al 1990). Questa è un'emergenza pesante in termini economici, di immagine e di mancate opportunità. Paghiamo dieci anni di sottovalutazione del problema climatico e di una notevole superficialità rispetto all'entrata in vigore del Protocollo. Poiché ogni ulteriore ritardo comporterà costi crescenti sarà fondamentale che le istituzioni mettano al centro delle politiche del paese la questione climatica, con conseguenti scelte oculate su efficienza energetica, utilizzo delle fonti rinnovabili e trasporti.

(*) vedi qui.

venerdì 1 febbraio 2008

martedì 15 gennaio 2008

Petrolio troppo caro e benzina gratis



Questa sera in una tenda nel deserto Bush incontrera' il Re dell'Arabia Saudita, Abdullah.
Siamo in grado anche di sapere che gli chiedera' uno sconto sul prezzo troppo altro dell'oro nero:
“I prezzi sono troppo alti, cosa che crea problemi all'economia”.
Bush ha espresso la speranza che l'Opec (sito ufficiale qui) comprenda “che le economie dei loro maggiori consumatori stanno soffrendo, cosa che significa meno vendite, meno petrolio e gas venduti".
(link qui, qui e qui)
Nel frattempo in Turkmenistan il governo, dopo la concessione gratuita dell'acqua fa un altro gesto di apertura verso i suoi cittadini: in futuro potranno avere la benzina gratis.
(link qui e qui)

venerdì 28 settembre 2007

Raschiare il barile



Il petrolio brucia .. ogni record.
Non passa giorno che non leggiamo che il prezzo del petrolio, di record in record aumenta.

Di pochi giorni fa il picco dei picchi ossia ben 84,10 dollari per 159 litri di petrolio, un barile , qui, tanto da far prevedere il prezzo di 106 dollari a barile di qui a un anno, link qui.

E di conseguenza, se ne parla da giorni qui e anche oggi qui, anche la bolletta energetica. E anche il carburante.

Anche se il perche' non e' facilmente comprensibilie dato che a fronte di qualsiasi variazione in positivo o in negativo del prezzo del petrolio subisce solo variazioni verso l'alto.
Sara' che tra accise ed addizionali varie la parte direttamente derivata dal prezzo del petrolio e' irrilevante?? :-))

Se pero' vogliamo, non dico, scavare il problema, ma diciamo grattare la superficie, allora bisogna vedere anche come sta' andando il cambio euro/dollaro; anche qua si procede per record successivi, link qui, qui, qui e qui.

Tra 2003 e il 2007 il prezzo del greggio è salito del 166% in dollari (da $30 a $80) e del 77% in euro (da 30 a 53,3-prezzo odierno) (link qui).

In questo sito (qui) ho trovato una interessante analisi che prendeva in analisi il prezzo del petrolio fra il luglio 2006 e il luglio 2007. Considerando solo questo intervallo di tempo si ha che il prezzo del barile in euro ha subito una diminuzione del 16%.


























Luglio 2006 Gennaio 2007 Luglio 2007 tra luglio06 e luglio 07 OGGI
WTI in € 63.19 42.40 52.80 -16.45 57.51
WTI in $ 79.86 54.63 72.81 -8.82 81.10

Insomma , il prezzo del WTI, includendo la differenza del cambio eur/usd, ci costa circa l’8% in meno di quanto effettivamente ci verrebbe a costare se, nel frattempo, il cambio eur/usd fosse rimasto immutato.

Link interessanti:

Prezzo e grafico in tempo reale del prezzo del petrolio, qui.

Dopo il petrolio. “ll petrolio è un bene che presto terminerà. E già nei prossimi anni sarà raggiunto il punto in cui sarà antieconomico estrarlo. L'inevitabile diminuizione della materia prima potrebbe avere conseguenze catastrofiche. Paul Roberts, giornalista di «Harper's Magazine», ha intervistato esperti di governo e industria, dagli Stati Uniti all'Arabia Saudita all'Azerbaigian, sottolineando come sia indispensabile fin d'ora individuare un'alternativa al petrolio. Un reportage che associa ai conflitti geopolitici i problemi legati alla rapida industrializzazione dei paesi come la Cina che accelerano i processi di inquinamento e esaurimento delle scorte.“ ... [continua qui]

martedì 5 giugno 2007

Accise..nti !



Leggendo la storia delle accise sulla benzina ritroviamo un pezzo di storia italiana.
La prima la troviano nel 1935 di 1,90 lire per finanziare la guerra di Abissinia e poi:
14 lire per la crisi di Suez del 1956;
10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
10 lire per l alluvione di Firenze del 1966;
10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
75 lire per il terremoto dell Irpinia del 1980;
205 lire per la missione in Libano del 1983;
22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
39 lire (0,020 euro) per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
L'ultima accise, decisa nel febbraio 2005, servirà per finanziare il rinnovo degli autobus inquinanti nel trasporto pubblico.
Naturalmente su queste accise, viene calcolata anche l’Iva, una tassa sulla tassa.

Nonostante le finalita' di spesa siano per lo piu’ cessate le accise non sono mai state tolte..

Intanto il costo della benzina continua a salire (ma che novita’), link qui e qui.

Il piano di Bersani su separazione produzione, raffinazione e stoccaggio e per l’abbattimento delle accise, qui
.

Vuoi calcolare quanto incidono nel tuo serbatoio? qui.