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lunedì 10 novembre 2008

Nimby, lontano dagli occhi...




Ventun anni fa, l'8/9 novembre 1987, attraverso l’abolizione dei tre articoli di legge, il popolo italiano sentenziava il rifiuto alla presenza di costruzioni centrali nucleari nel territorio nazionale (ne avevo parlato anche qui).

Proprio in occasione di questo anniversario l'istituto Demos pubblica i risultati di un sondaggio sull'energia nucleare.
Secondo i dati, il 46,8% è favorevole alla costruzione di centrali atomiche in Italia, il 44,1% è contrario e un buon 9% non sa, non risponde.
Link qui, qui e qui.

La percentuale di contrari sale al 50,2% quando si tratta di costruire nella propria provincia, mentre il 41% è favorevole e un 8,9% non sa, non risponde.
(Vedi grafici, qui)

Insomma... non nel mio cortile (Nimby appunto).

Proprio il 4 novembre Montecitorio ha dato il via libera alle norme per il ritorno al nucleare (ne ho parlato appunto qui).

Link collegati: sondaggi precedenti sul nucleare, qui; una petizione antinucleare, qui.

lunedì 3 novembre 2008

Una scoria italiana


Pochi giorni fa, il 30 ottobre 2008, la Camera dei Deputati ha approvato l’articolo 15 del Disegno di legge Sviluppo (1441), ovvero il via libera al Governo di emanare entro giugno 2009 uno o più decreti legislativi per la localizzazione in Italia di impianti di produzione elettrica nucleare, di sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare.
Link qui.


E' dal 1987 che, in seguito al referendum il nucleare e' stato spento in tutta italia e da allora solo a partire dal 1999 (tramite la creazione della Sogin, da un a costola dell'Enel) si e' pensato di “fare ordine” sulla situazione delle scorie e del materiale radioattivo derivato dall'esercizio delle centrali e piu' recentemente del materiale ospedaliero.

L'anno scorso a maggio la Sogin ha firmato un cotratto con la Francia per il trattamento del combustibile nucleare italiano. Un accordo da 250 milioni di euro che prevede il trattamento di 235 tonnellate provenienti dalle ex centrali di Caorso (190 tonnellate di combustibile), Trino (32 tonnellate) e Garigliano (13 tonnellate). Dopo il trattamento, che avrà luogo nello stabilimento di La Hague, i residui rientreranno in Italia entro il 31 dicembre 2025.

Link qui.

235 tonnellate per 250 milioni di euro fa piu' di un milione a tonnellata!

La Sogin e' “finanziata“ dallo stato tramite le bollette della luce dei cittadini.
La trasmissione Report ha evidenziato che nella finanziaria 2005 si e' deciso un prelivo dalla Sogin di 100 milioni di euro l'anno che comprensibilmente sono stati recuperati con le bollette.
Link qui.
Nel contempo si abbassavano le tasse, ma e' ragionevole pensare che i soldi entrati dalla porta se ne sono poi usciti dalla finesta!



Ma quanti sono e dove sono i depositi di scorie nucleari in Italia?

Alcuni dati:

Nella piscina della centrale di Caorso ce ne sono circa 700, l'equivalente di 1.300 kg di plutonio. Altre 47 barre, contenenti 150 kg di plutonio sono in quella di Trino Vercellese.

Nella centrale del Garigliano non sanno più dove mettere i rifiuti, in quella di Borgo Sabotino hanno il problema della grafite radioattiva che non si può spostare se non si trova il sito definitivo.

A La Casaccia a 25 chilometri da Roma c'è il più grande deposito di rifiuti radioattivi d’Italia, circa 7 mila metri cubi ed è al limite. Ci sono poi 5 kg di plutonio che possono essere usati per fini militari e che da due anni sono in un deposito dove l'impianto antincendio, dopo aver provocato un'esplosione, deve ancora essere omologato.

All'Itrec di Rotondella, vicino Matera, da 30 anni un impianto è attivo solo per mantenere in sicurezza le barre di uranio e torio che gli americani ci hanno lasciato in custodia e di cui non sappiamo cosa farne.

A Saluggia l'impianto si trova sul greto della Dora Baltea, in un sito che si è allagato tre volte in 15 anni. Ma il problema più grande l'hanno avuto per lo svuotamento di una vecchia piscina che dal 2004 perdeva liquido radioattivo minacciando la falda: avrebbe causato, secondo la testimonianza di un operatore intervistato da Report, un centinaio di casi di contaminazione interna.

Alla fine sul nostro territorio si contano oltre 30 mila metri cubi di rifiuti radioattivi, che diventeranno 120.000 dopo lo smantellamento delle centrali previsto per il 2020.

Nel 2003, dopo il fallimento di Scanzano Jonico, il governo Berlusconi aveva dichiarato che sarebbe stato ultimato entro dicembre 2008 un deposito nazionale.


Link impianti e scorie, qui ; stato attuale dei rifiuti radioattivi e del combustibile irradiatoto stoccato, qui.

lunedì 14 luglio 2008

14 luglio 1789 - La presa della Bastiglia



Tricastin, Three Mile Island ..
Io, per assonanza, Trino Vercellese proprio lo toglierei dalla lista!

La presa della Bastiglia, qui; le dichiarazioni della Betancourt su Zidane, qui. Guarda la Bastiglia e la torre Eiffel.

sabato 26 aprile 2008

Il sarcofago



Tutankamon ha 3300 anni, questo solo 22.

Da qui: "
Un sarcofago di contenimento e' stato creato a tempo record tra il maggio ed il novembre 1986 ma ogni anno, proprio per la povertà dei materiali usati e per la mancanza di una più seria progettazione, nuove falle si aprono sulla struttura, per un totale di oltre 1000 metri quadrati di superficie."
"
Circa 2.200 metri cubi di acqua si riversano all'interno del sarcofago ogni anno facendo aumentare di 10 volte il peso delle fondamenta che va da un minimo di 20 fino ad un massimo di 200 tonnellate per metro quadrato. Il basamento è sprofondato di 4 metri permettendo l'infiltrarsi di materiale radioattivo nelle falde acquifere che sono correlate ai fiumi Pripyat e Dniepr che a loro volta portano il loro carico fino al mar Nero. 30 milioni di persone lungo il corso dei fiumi si servono di essi. La temperatura all'interno del sarcofago, raggiunge in alcuni punti, ancora oggi, 1.000 gradi centigradi in prossimità del nocciolo, e tale temperatura contribuisce al costante indebolimento e alla deformazione della struttura."
"
Nel 1997 al vertice del G7 a Denver, fu fondata la Chernobyl Shelter Fund per raccogliere fondi per mettere in sicurezza il reattore. .... Nel 1998 il costo stimato per la sua progettazione e realizzazione raggiungeva i 780 milioni di dollari. Ora è levitato oltre il miliardo di dollari. Metterebbe in sicurezza il sito per circa 100 anni."

(*) Post preparato in precedenza e postato oggi alle 10.00 (se tutto e' andato bene) con draft-blogger.

giovedì 8 novembre 2007

Avere 20 anni



L'8/9 novembre del 1987, si svolge in Italia un referendum volto a cancellare tre leggi che permettono l'utilizzo dell'energia nucleare.

Ne sono promotori Legambiente, Amici della Terra, Italia Nostra, LIPU, WWF, DP, PR, Verdi e FGCI. La consultazione elettorale fa registrare il 65.1% dei voti favorevoli all'abolizione delle leggi.

Ottime tabelline con il dettaglio del risultato, qui.

A 20 anni esatti dal referendum secondo i nuovi dati dell'Osservatorio Scienza e Societa', gli italiani favorevoli all'energia nucleare si attestano al 37%, e hanno ormai praticamente raggiunto la stessa percentuale di quelli contrari, scesi al 38%.

Link qui e qui.

Se secondo Prodi non ci sono le condizioni per ridiscuterne (qui) e anche Bruxelles, il parlamento europeo, dice no al nucleare per potenziare i rinnovabili (qui), secondo Scaroni, l'amministratore delegato dell'Eni, il nucleare e' l'unica alternativa agli idrocarburi (qui).