lunedì 1 dicembre 2008
Inceneritori? Zero, grazie
Oggi è la Giornata mondiale contro l'incenerimento lanciata da Gaia - Global Alliance for Incinerator Alternatives - sostenuta in Italia da Greenpeace, Rete nazionale rifiuti zero e a cui aderisce anche il Wwf.
Riporto alcuni dati relativi agli inceneritori o come vengono impropriamente chiamati "termovalorizzatori" dal blog di StefanoMontanari.
La legge di Lavoisier o della conservazione della massa dice che in una reazione chimica la massa delle sostanze reagenti è uguale alla massa dei prodotti di reazione. Il che significa che, secondo le leggi che regolano l’universo, noi riusciamo solo a trasformare le sostanze, ma non ad annullarne la massa. Ciò che avviene quando s'inceneriscono i rifiuti". Quindi "se noi bruciamo l'immondizia, altro non facciamo se non trasformarla in particelle tanto piccole da farle scomparire alla vista e la trasformazione produce particelle ancora più minute e, dunque, più tossiche".
Le polveri piu' pericolose rilasciate da un inceneritore, oltre alle già note diossine, sono quelle più sottili - pm 2,5 cioè particelle con un diametro aerodinamico medio di 2,5 micron, le pm 1 con diametro di 1 micron e le pm 0,1 con diametro di 0,1 micron - che sfuggono ai criteri di valutazione stabiliti dalla legge vigente. Infatti "non esiste alcun tipo di filtro industriale capace di bloccare il particolato da 2,5 micron o inferiore a questo" sostiene Montanari "ma dal punto di vista dei calcoli che si fanno in base alle leggi vigenti, questo ha ben poca importanza: il "termovalorizzatore" produce pochissimo pm 10 - le uniche particelle prese in considerazione dalla normativa - e la quantità enorme di altro particolato non rientra nelle valutazioni. Ragion per cui, a norma di legge l’aria è pulita".
Ma gli effetti di queste polveri sono devastanti e generano le cosiddette nanopatologie, causa di malformazioni fetali, tumori infantili, malattie allergiche, infiammatorie e neurologiche. Si tratta di particelle inorganiche, non biodegradabili, non biocompatibili e proprio per questo ineliminabili dal nostro organismo, rendendo la possibilità di insorgenza delle patologie "eterno" - vale a dire per tutta la durata della vita umana. "
Affermare, poi, che incenerire i rifiuti significa non ricorrere più alle discariche" continua Montanari "è un ulteriore falso, dato che le ceneri vanno smaltite per legge - decreto Ronchi - in discariche per rifiuti tossici speciali di tipo B1". Inoltre c'è un altro falso mito da sfatare riguardo la convenienza economica degli inceneritori dal punto di vista della produzione energetica. Infatti i "termovaloriazzatori" beneficiano del contributo Cip 6 - non si sa bene a che titolo - destinato alle fonti energetiche rinnovabili e che paghiamo nella bolletta elettrica: senza il Cip 6 la produzione di energia da rifiuti non sarebbe affatto conveniente.
Link qui, qui e qui.
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5 commenti:
Bene, se dobbiamo viverci noi, ci vivranno anche tutti loro. Mal comune mezzo gaudio, ahimè.
caspita mi sono perso quest'appuntamento, grazie per la segnalazione!!
River pero' magra consolazione
Davide e anche produrre meno rifiuti
butred :-)
Più ne parlo e più ci sto male.
Se ti dicessi tutta la verità di qui...
bisognerebbe parlare a 4occhi.Impossibile. Per il momento guarda qui se vuoi. Bacio bacio
http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Report^17^154545,00.html
Luca conosco conosco. Facciamo cosi ne parliamo ogni tanto cosi' "metabolizziamo"
ciao
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