Fermate il mondo … voglio scendere
Oggi 25 febbraio, giornata mondiale della lentezza, creata dall'associazione L'Arte del Vivere con Lentezza.
Link qui, qui, qui e qui.
Iniziative in varie citta ma soprattutto un’occasione per far riflettere sul valore del tempo.
E chi mai lo ha sottovalutato ?
10 commenti:
davide bhe oggi ci pou' stare :-)
la lentezza intesa come modo per ragionare di più e agire in maniera meno istintiva (nel senso negativo del termine) è qualcosa che ormai si è persa. tutti vogliono tutto e subito. questa è l'epoca dei soldi facili, della popolarità senza sostanza e del potere senza idee. fermarsi e riflettere non può che essere utile per rendersi conto di dove siamo arrivati.
tommi - www.bloginternazionale.com
Io la festeggio tutti i giorni.Un abbraccio da uno perennemente lento a cui servirebbero giorni di 48 ore non di 24 :))) Lu
Caspita, è la giornata nazionale della politica italiana..non me lo ricordavo...auguri a tutti!
ciao
lasciare un commento a distanza di un giorno è sufficientemente lento? sono stato bravo, vero?
ciao!
tommi intesa in questo senso appare ancora piu' appropriata. Ciao
luca io non sono particolarmente lenta ma i giorni di 48 ore mi garberebbero assai (sempre che non raddoppi anche l'orario di lavoro :-))
fabio noooo non e' l'inconcludenza..solo la lentezza :-)
fausto si :-) bravo. ciao
Sai, da circa tre anni non vivo più in città: sto in campagna - un cambio di vita radicale - e me la passo benissimo. La lentezza è diventata parte della mia esistenza. Quando scendo giù in città, mi rendo conto delle enormi differenze: la conduzione della propria vita vista da più angoli ti stimola a capire le varie qualità. C'è anche chi, la stragrande maggioranza, che non può farne a meno della città. Ciao.
Il vivere più lentamente, è un tarlo che ormai ho da troppo tempo. Credo che alla base, dovrei rinunciare a qualcosa, ma cosa? Un'idea l'avrei: il lavoro…
Ciao
Ma non basta un giorno. Ci vorrebbe almeno una settimana.
river io vivo in citta da sempre ma la campagna mi piace.
Credo che siano soprattutto gli impegni a conferire alla vita quel ritmo frenetico che magari si associa alla citta'. Non credo sia tutta colpa del luogo... mi autoconvinco :-)
novalis quella si che sarebbe una bella idea. Purtroppo ha degli spiacevoli effetti collaterali
alberto hai ragione ! :-)
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