martedì 9 settembre 2008

Daisy

Anche io, come prima di me Alberto e River ,voglio postare questa lettera aperta di Margherita Hack mandata lo scorso luglio a Napolitano a Corriere, Stampa, Repubblica, Unità e Piccolo di Trieste.
Nessuno l’ha pubblicata.


Perche' rimanga qui e nella nostra memoria.



Caro Presidente,
ho sempre avuto grande stima per Lei e per la sua lunga militanza democratica. Perciò non capisco come abbia potuto firmare a tambur battente una legge indegna di un paese democratico come il lodo Alfano. Lei dice che la sua firma è stata meditata, e forse intendeva dire che lo considerava il male minore. Ma io, e come me molti italiani che hanno ancora la capacità di indignarsi di fronte alle violazioni della Costituzione da parte di una destra arrogante, non capiscono come sia possibile varare una legge apertamente incostituzionale. La Costituzione afferma che tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge, e quindi anche senza essere giuristi, non si capisce come quattro cittadini siano più eguali degli altri (e migliaia meno eguali, come i clandestini, che, se delinquono subiscono un aggravio di condanna). Scandalizza l’impudenza di Berlusconi, che appena varata la legge esclama: finalmente libero dalla persecuzione della magistratura. Non si configura in questa frase un oltraggio alla magistratura?
Per quanto ne so, Lei aveva trenta giorni di tempo per firmare, poi avrebbe potuto rimandare alle camere la legge per sospetta incostituzionalità, e solo dopo il secondo riesame avrebbe dovuto comunque firmarla.
Io credo che per amor di pace non si debba essere troppo acquiescenti con una destra antidemocratica. E’ già successo una volta, ottantasei anni fa.

Margherita Hack

2 commenti:

Viviana B. ha detto...

Ich habe keine Worte...
(forse è per questo che ancora nessuno aveva commentato...)
:-S

suburbia ha detto...

Viviana e anche io! La cosa e' circolata in rete e mi faceva piacere averla anche qua nel mio blog.
complimenti per l'ottimo tedesco :-)