mercoledì 26 marzo 2008

Rompiamo il ghiaccio


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Oggi l'University of Colorado's National Snow and Ice Data Center ha dato notizia ed ha diffuso le foto di un grandissimo frammento di ghiaccio lungo 41 kilometri e largo circa 2.5 ( per un totale di circa 400 km quadrati, il doppio dell'isola d'Elba) che si sta staccando dal pack gia' del 28 febbraio scorso.

A staccarsi dal continente antartico e a finire in mare è stato il cosiddetto "Asse di Wilkins", un'area della parte occidentale dell'Antartide che gli scienziati avevano già previsto sarebbe collassata. Ritenevano però che sarebbe avvenuto tra quindici anni.

La Penisola antartica ha gia' visto il ridimensionamento e il distacco di diversi blocchi di ghiaccio, sei dei quali sono scomparsi del tutto: Prince Gustav Channel (27 febbraio 1995, 270 miglia quadrate, Larsen A (1995), Larsen B (2002), Wordie, Muller e Jones.

Commenti:
"Quanto avvenuto è rarissimo - hanno commentato al centro di Boulder : il fenomeno è "certamente" dovuto agli effetti del surriscaldamento globale.

La banchisa Wilkins era là da almeno un paio di centinaia d'anni, ma l'aria calda e l'effetto del frangente hanno provocato il distacco», ha spiegato Ted Scambos del Nsidc.

"Sono fenomeni osservati da parecchi anni, quindi non si tratta di una novita'", commenta Massimo Frezzotti, glaciologo dell'Enea. "Si sono gia' staccati in maniera analoga altri iceberg, ma quello del distacco non e' il problema principale. Il vero problema e' che queste piattaforme di ghiaccio si stanno disintegrando a una velocita' molto maggiore di quanto previsto. Si rompono in tanti pezzetti".
"Tutto questo, l'esperienza ci insegna, e' imputabile all'aumento della temperatura ma anche a una riduzione del ghiaccio marino e, probabilmente a un aumento della temperatura degli oceani"

Link qui , qui e qui.
Il video del distacco, qui.


Il punto sulla situazione dei ghiacciai in Italia di Luca Mercalli in questo magnifico cortometraggio "Ghiacciai 2007".



Tutto questo esattamente a meta' dell' 4° anno Internazionale dei Poli (marzo 2007 a marzo 2008 che pero' durera' fino al marzo 2009).
Il quarto anno negli ultimi 125 anni, questa volta organizzato grazie all’International Council for Science (ICSU) e al World Meteorological Organization (WMO).
Come strumento pubblicitario è stato scelto anche Google Earth. E’ stato infatti pubblicato un layer dedicato all’iniziativa che contiene 50 luoghi polari con la relativa relazione scritta dai scienziati in questi anni.

Secondo alcuni dati preliminari relativi a questo studio abbiamo che: il ghiaccio artico è sceso a quota 4,14 milioni di km².
Come si vede nel grafico qui
la diminuzione è terrificante: dai 7-9 milioni di km² degli anni '70-80 si è passati ai 6-7 milioni di km² degli anni '90 ed ora siamo precipitati a poco più di 4.

Il NSIDC segnala che per la prima volta nella storia il ghiaccio si è fuso fino a 85,5 gradi di latidudine N (in corrispondenza della longitudine 160 E).

Nei soli ultimi 3 anni la calotta ha perso 2/3 della sua estensione estiva.

8 commenti:

Alberto ha detto...

Bello il video. Ma in quanto a spettacolarità questo non era proprio male.

DS ha detto...

Meno male che morirò prima della catastrofe totale (spero). Certo che rimanere indifferenti è un crimine.
tommi

Anonimo ha detto...

Mah, se ne parla quasi come un fatto fatale; noi non esistiamo senza la terra; la terra può vivere senza di noi; qualcuno, quindi, deve porre un rimedio a questa "fatalità"; ma quale rimedio se invece di fatalità si tratta di un ciclo naturale della terra, anche se "aiutato" molto dalla mano dell'uomo?

suburbia ha detto...

alberto davvero spettacolare il tuo. Forse questo e' un po' piu' inquietante. Ciao
tommi non ci conterei troppo che la catastrofe totale sia cosi lontana ;-). Qualcosina si sta muovendo.. e non solo l'iceberg :-), ciao
davide "fortunatamente" si, e' lo stesso. Ciao
river non sono sicura che la terra non possa vivere senza di noi, dico davvero.
La "fatalita'" puo' essere in parte anche un ciclo naturale della terra ma visto che non va nel nostro interesse (non economico) non mi sembra che "aiutarlo" sia un buon atteggiamento. ciao

fausto ha detto...

il bicchiere mezzo pieno: grattachecche a gogò...

suburbia ha detto...

fausto insomma riempiamo il bhicchiere con il ghiaccio, on the rocks?
E' un po' presto per un Martini, :-)

Luca Tittoni ha detto...

Abbiamo 15 anni di anticipo. Questo permafrost si sarebbe dovuto staccare tra 15 anni. L'anticipo in questi casi non porta giovamento. Paola ti consiglio se ti va anche il link del Comitato Glaciologico Italiano.A breve vareranno la campagna glaciologica 2007/2008.

http://www.disat.unimib.it/comiglacio/comitatoglaciologico.htm

suburbia ha detto...

Luca infatti essere avanti di 15 anni non e' una bella cosa.
Ti ringrazio del link e ti consiglio, appena lo mettono in rete (direi fra qualche giorno) il TG2 Dossier del 30 marzo 2008 (ieri insomma) nel quale hanno parlato appunto dell'antartide e della ricerca italiana. Che si sta riducendo al lumicino dopo anni di supremazia (si fa per dire) scientifica sugli studi antartici.
Un salutissimo, ciao