mercoledì 19 marzo 2008

DePILiamoci



Come per il post precedente arrivo sempre con un giorno di ritardo.
Il 16 marzo 1968, quasi esattamente 30 anni fa, Robert Kennedy tenne un discorso all'universita' del Kansas sul Pil.

E oggi il pil e la crescita economica e' per il singolo cittadino un indicatore di benessere?
Ieri sera, proprio nell'anniversario del discorso, Pallante dice di no. Esiste una possibile decrescita felice.


Il discorso di Kennedy, qui.

Un estratto tradotto:
“Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo (PIL). Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.”

12 commenti:

fausto ha detto...

discorso illuminato... ciao paola!

Unknown ha detto...

"In una stanza correttamente coibentata non c’è una temperatura eccessivamente alta e si ha un ricambio d’aria con un recupero del calore. Si sta meglio in una stanza di questo tipo che in una con temperatura a 22 gradi. Non sprecando energia ho anche ridotto l’emissione di biossido di carbonio".
Bene, io allora sto a posto, per via che le stanze di casa mia sono abbastanza bene coibentate.
Importante la "Decrescita felice", veramente. Ciao, sempre puntuali i tuoi articoli.

Paolo Biserni ha detto...

Proprio sul PIL,ieri sera a Ballarò...
Bertinotti era ospite,e sembra che,secondo gli altri politici invitatai,voglia reintrodurre una variante della famosa SCALA MOBILE.
Era un termine che non sentivo più da molto e non ne ricordavo neanche più il vero significato.
Mi sono fatto un giretto e qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Scala_mobile_(economia)
mi sono letto la definizione.
Bertinotti non vuole riproporla per filo e per segno,ma prende spunto e ne vuole fare una variante.
Alla fine,purtroppo non ha avuto molto tempo per spiegarla....
per colpa anche di 2 diverbi molto,ma molto accesi tra DiPietro e Bondi,veramente imperdibili...
Sicuramente non sarà facile,ma tra la definizione di Wikipedia e le spiegazioni che ha dato lui,alla fine non mi sembra veramente male.
Voglio informarmi meglio su questa cosa,che riguarda molto il PIL,sono curioso,si parla tanto del potere d'acquisto ,salari ed altro,alla fine ci riducono tutto...
Un saluto a presto.

Alberto ha detto...

A forza di crescere poi si esplode. E' inevitabile.

Pierangelo ha detto...

Molti titoli dei tuoi post sono strepitosi, ma quello di questo post è proprio spettacolare.

em ha detto...

eppoi i tuoi post sono troppo wiki. grande pa'.
ciao, scusami la latitanza: ho le paturnie e poco tempo per pettinarle.

Anonimo ha detto...

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suburbia ha detto...

fauso e quello di Pallante poi mi ha illuminata. ciao
river hai detto cose che ho sentito e con cui sono daccordo. Anche casa mia e' abbastanza coibientata e non regolo sempre su una temperatura bassa. Mi sembra piu' salutare. La decrescita felice e' una cosa che giudico positiva. Ho saputo che, senza impegnarsi in prima persona politicamente sta scrivendo, con dei collaboratori delle linee giuda ad uso politico. Chissa se qualcuno raccogliera'?
Puntuali con un piccolo scarto :-), ciao
pabi in parte ho risposto da te. Per ora i politici mi sembrano orientati solo sulla crescita. Decrescita sembra una brutta parola: pensa che dei media piuttosto che dirla dicono "crescita negativa". Un super saluto
alberto :-). che comunque non e' questo il caso. La decrescita ci sara' e anzi c'e' gia'. Sta a noi renderla felice e non tragica
pierangelo e poi che non ho osato mettere una foto che travisasse il titolo, tipo una gamba pelosa :-)
em grazie. Non preoccuparti e anzi un augurio generico per, anzi contro, le tue paturnie. Ma perche' si pettinano???
davide mi sa anche a me :-), ciao
webcam Obrigada pela visita e pelo elogio. Olá!

Anonimo ha detto...

pabi71 in effetti qualcosa di "simile" alla scala mobile potrebbe essere la soluzione.....
La recessione sarà molto probabilmente la piu' profonda dal dopoguerra e la scellerata politica monetaria Usa adottata da agosto 2007 volta a salvare il salvabile tra gli istituti di credito ed assicurativi (socializzando le perdite), ha innescato una pericolosa spirale inflattiva e di fatto sta esportando inflazione in tutto il mondo (dopo lo scoppio dei sub-prime fed e bce hanno immesso nel sistema tanta di quella liquidità da far sospettare che vi sia pure un certa "dose" di rischio sistemico....) . Lo scenario economico globale è diventato stagflattivo (recessione+ inflazione) e l'unica soluzione (imho) per salvare il potere di acquisto dei cittadini è quello di agganciare (temporaneamente? mah chi lo sa'...) i salari all'inflazione (a scapito dell'utile delle imprese certo...ma evitando cmq di far precipitare i consumi e di aumentare l'indebitamento delle famiglie) . Purtroppo le forze politiche italiane non hanno ancora evidentemente "scorto" l'ondata iperinflattiva che si stà per infrangere sull'economia del paese e si preoccupano solo ed esclusivamente di proteggere la produttività (pil) e al limite di stimolare i consumi....cosa che tra l'altro sperano di ottenere detassando qua e là. Meno tasse quindi qualche bonus e diminuzione il costo del lavoro, questa è la ricetta italiana per far fronte all'incombente crisi economica finanziaria , ma non servirà a granchè perchè detassare chi già è ricco di certo non porta ad un aumento dei consumi ma al limite ad un aumento dei risparmi e qualche centinaia di euro in meno di tasse all'anno non proteggeranno cmq i salariati (già oggi in forti in difficoltà ed indebitati) da unaumento dei prezzi al consumo in perfetto stile sudamericano talmente elevato che quello che è successo dal 2002 fino ad oggi ci farà ridere a confronto. Ricordatevi che l'aumento dei prezzi che abbiamo avuto negli ultimi anni (2002-2007) ce lo siamo creato in gran parte noi da bravi mangiaspaghetti quali siamo (mr prezzi è stato istituito solo 2008, come se dopo 6 anni di cambi e speculazioni selvagge si potesse ancora salvare qualcosa) ma adesso la botta arriva da fuori. e son cazzi. ciaoo

suburbia ha detto...

ste grazie di questo contributo. ciaooo

DS ha detto...

anche io avevo dedicato un post a questo bellissimo discorso qualche mese fa. e per questo non puoi che trovarmi d'accordo sulla definizione che ne esce del PIL.
se ti interessa questo è il link al post: http://www.bloginternazionale.com/2008/01/il-pil-secondo-bobby.html
ciao, tommi

suburbia ha detto...

tommi grazie, mi era sfuggito. Oltre ad essere interessante il discorso le discussione che vi nascono attorno sono materia di riflessione anche per il tempo attuale.
ciao