martedì 9 ottobre 2007

L'onda della morte

http://www.itinerariveneti.it/province/belluno/images/longarone/Vajont1b.jpg

Il 9 ottobre 1963, alle 22.39 un'enorme frana di roccia di circa due chilometri quadrati di superficie e 260 milioni di metri cubi di volume, da anni in movimento sulle pendici del Monte Toc, dietro la diga del Vajont, tra il Friuli e il Veneto, precipita nel sottostante lago artificiale invasato fino a quota 700,42 m. s.l.m., sollevando un'onda di 230 metri d'altezza e 50 milioni di metri cubi di materiale solido e liquido in sospensione. La metà (circa 25-30 milioni di metri cubi) di questa massa enorme scavalca la diga, abbattendosi nella sottostante valle del Piave, provocando la distruzione di cinque paesi situati presso lo sbocco del torrente (Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faè) e mutando radicalmente la geografia della zona.

I morti sono 1908 (di cui 1450 solo a Longarone), a cui vanno aggiunti i 10 caduti sul lavoro durante gli anni di costruzione della diga.

Per non dimenticare, qui e qui.

Il 9 ottobre 1997, l’attore Marco Paolini ha raccontato la storia del Vajont a quelli, in Italia, che non la conoscevano; ed erano moltissimi.

Aggiornamento: Ho trovato lo spettacolo.
Prima parte:

Seconda parte:


Altro anniversario: qui.



10 commenti:

Silvano Bottaro ha detto...

Dieci anni fà tra i moltissimi c'ero anch'io.
Seguendo in diretta "Il racconto del Vajont", sono rimasto molto colpito dal lavoro di Paolini.
Mi ha appassionato, divertito, indignato, infuriato, commosso.
E' un documento che bisognerebbe inserire nelle scuole, come materia "Memorandom"...
Ciao :-)

gaz ha detto...

E' giusto ricordare perchè questi fatti terribili non vengano dimenticati. Il lavoro di Paolini è stato importantissimo perchè ci ha fatto capire le cause di quel disastro, le responsabità. E ricordo l'indignazione che provato.
CIAO

suburbia ha detto...

novalis e anche io. Io rimasi folgorata dallo spettacolo in primo luogo perche' ovviamente non ne avevo mai sentito parlare e poi per il modo di presentare la cosa, totalmente innovativa per l'epoca e forse anche per oggi.
Lucarelli ad esempio fa un ottimo lavoro ma senza la spettacolarizzazione
Grazie per i complimenti.
gaz esatto. hai espresso in meglio quello che ho provato anche io, ciao

Anonimo ha detto...

Io ho visto Paolini in TV. È stato emozionante e istruttivo. Grazie per la visita e complimenti per il blog.

suburbia ha detto...

shakib idem :-)

Loste ha detto...

Brava e complimenti ! Loste

suburbia ha detto...

grazie. Bello il tuo blog anzi appetitoso :-)

Anonimo ha detto...

Ciao.
Vi comunico che la seconda versione (aggiornata) del libro “Vajont, l’onda lunga” della Lucia Vastano è uscito nelle librerie, ediz. Ponte alle Grazie, euro 14.
http://www.ponteallegrazie.it/scheda.asp?editore=Ponte%20alle%20Grazie&idlibro=6307&titolo=VAJONT%2C+L'ONDA+LUNGA
Imperdibile. E aggiornato (per ora) alla mia prima "condanna".

Ve ne consiglio VIVAMENTE la lettura. E' l’UNICO libro sul “dopo”. Spiega molti motivi della "persecuzione" che colpisce chi "si occupa" della strage (dal 1964 a OGGI). Vastano compresa...



Mi farete sapere.... (inf251k1ATud.nettuno.it)

Grazie.

P.S. = nei giorni 4,5 e 6 ottobre prossimi, in diga ad Erto si terrà la IIIa "Veglia di solidarietà" alle Vittime del Vajont, in schietta ANTITESI alle FARSE comunali di Longarone del 9. Di OGNI "9 ottobre"... da 45 anni a questa parte.
Venite a trovarci.

suburbia ha detto...

Tiziano enormemente grata per questo tuo prezioso contributo. Grazie, ciao

Anonimo ha detto...

imparato molto