venerdì 28 settembre 2007

Raschiare il barile



Il petrolio brucia .. ogni record.
Non passa giorno che non leggiamo che il prezzo del petrolio, di record in record aumenta.

Di pochi giorni fa il picco dei picchi ossia ben 84,10 dollari per 159 litri di petrolio, un barile , qui, tanto da far prevedere il prezzo di 106 dollari a barile di qui a un anno, link qui.

E di conseguenza, se ne parla da giorni qui e anche oggi qui, anche la bolletta energetica. E anche il carburante.

Anche se il perche' non e' facilmente comprensibilie dato che a fronte di qualsiasi variazione in positivo o in negativo del prezzo del petrolio subisce solo variazioni verso l'alto.
Sara' che tra accise ed addizionali varie la parte direttamente derivata dal prezzo del petrolio e' irrilevante?? :-))

Se pero' vogliamo, non dico, scavare il problema, ma diciamo grattare la superficie, allora bisogna vedere anche come sta' andando il cambio euro/dollaro; anche qua si procede per record successivi, link qui, qui, qui e qui.

Tra 2003 e il 2007 il prezzo del greggio è salito del 166% in dollari (da $30 a $80) e del 77% in euro (da 30 a 53,3-prezzo odierno) (link qui).

In questo sito (qui) ho trovato una interessante analisi che prendeva in analisi il prezzo del petrolio fra il luglio 2006 e il luglio 2007. Considerando solo questo intervallo di tempo si ha che il prezzo del barile in euro ha subito una diminuzione del 16%.


























Luglio 2006 Gennaio 2007 Luglio 2007 tra luglio06 e luglio 07 OGGI
WTI in € 63.19 42.40 52.80 -16.45 57.51
WTI in $ 79.86 54.63 72.81 -8.82 81.10

Insomma , il prezzo del WTI, includendo la differenza del cambio eur/usd, ci costa circa l’8% in meno di quanto effettivamente ci verrebbe a costare se, nel frattempo, il cambio eur/usd fosse rimasto immutato.

Link interessanti:

Prezzo e grafico in tempo reale del prezzo del petrolio, qui.

Dopo il petrolio. “ll petrolio è un bene che presto terminerà. E già nei prossimi anni sarà raggiunto il punto in cui sarà antieconomico estrarlo. L'inevitabile diminuizione della materia prima potrebbe avere conseguenze catastrofiche. Paul Roberts, giornalista di «Harper's Magazine», ha intervistato esperti di governo e industria, dagli Stati Uniti all'Arabia Saudita all'Azerbaigian, sottolineando come sia indispensabile fin d'ora individuare un'alternativa al petrolio. Un reportage che associa ai conflitti geopolitici i problemi legati alla rapida industrializzazione dei paesi come la Cina che accelerano i processi di inquinamento e esaurimento delle scorte.“ ... [continua qui]

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh eh lo scenario non è per niente rassicurante, il petrolio non è eterno (anche sa qualcuno sostiene di si...link)
ed il prezzo dello stesso è destinato a crescere esponenzialmente con il progressivo esaurimento delle scorte. Stiamo assistendo all'aumento di prezzo di tutte materie prime e delle derrate alimentari. Siamo di fronte alla fine dell'era del cibo low cost, e dell'energia a prezzo stracciato. Prepariamoci!!!
Grazie per la visita sul nostro blog, propongo uno scambio di link!! CIAO

suburbia ha detto...

--ste-- daccordo con te. Scambio di link fatto. Ciao