mercoledì 7 maggio 2008

Barile mezzo pieno



Di record in record eccoci arrivati a 122.
Come ogni grandezza importante non si sta' neppure a specificare l'unita' di misura; dollari al barile.

Arjun N. Murti, l'analista della Goldman Sachs nel marzo del 2005 sorprese un po' tutti quando previde che il prezzo del petrolio sarebbe arrivato oltre i cento dollari.
Le previsioni di questi giorni invece sono che i prezzi del greggio avranno un "super-picco" compreso fra i 150 ed i 200 dollari nell'arco dei prossimi 6-24 mesi.

Se furono in pochi a credere ne 2005 al fatto che si sarebbe arrivati a 100 dollari al barile, ora le previsioni sono queste:
A) 120 dollari al 2010, per poi ridiscendere a 75 dollari nel 2012;
B) 200 dollari al barile forse già nel 2009, prima di un nuovo e repentino calo negli anni a seguire a seguito di un drastico cambio di strategia da parte dei consumatori di petrolio.
Link qui e qui.
Se si realizzasse lo scenario B) , che viene consideraro il piu' probabile, la Confesercenti dice che la benzina toccherebbe i 2 euro con conseguenze facilmente immaginabili (link qui).

Agenzia internazionale per l´energia prevede, nel prossimo decennio, una domanda globale di petrolio pari a 116 milioni di barili al giorno. Oggi, la domanda è già di 85 milioni di barili e cresce di quasi il 2 % annuo.
I superpozzi da almeno 500 mila barili, dicono gli esperti, li abbiamo già trovati tutti. Fino al 1970, ne erano stati scoperti otto. Fra il ´70 e l´80 due. Da allora, solo uno.
Nel 2009 terminerà il piano dell’ Arabia Saudita per aumentare la produzione di greggio. Dopo tale data fermeranno le nuove esplorazioni e l’aumento di produzione.

Le principali variazioni negli anni del prezzo del petrolio, qui; verso i 123 dollari, qui.
Saperne di piu' sul picco del petrolio, qui.

Curiosita':
Il 30 aprile 2007 e’ stato lanciato in rete un gioco di simulazione collettiva, World Without Oil, fingendo che sia la data in cui comincia la grande crisi petrolifera.
Il gioco consiste nell'immaginarsi nel bel mezzo di una verosimile crisi petrolifera globale e raccontare storie, scattare foto e girare video documentando questa realtà alternativa.

11 commenti:

Alberto ha detto...

Mi ricordo qualche anno fa quando il limite dei settanta dollari fosse impossibile da superare, pena, dicevano. una crisi economica mondiale. Non riesco comunque a capire su quali analisi si basi la tesi a). Consiglio, se non lo avete già letto, "Economia all'idrogeno" di Jeremy Rifkin, dove si parla più di petrolio che di idrogeno.

Anonimo ha detto...

Il titolo emblematico porta a pensare che il barile è anche mezzo vuoto; non so, ricordo molto bene la crisi degli anni '70; questa, a livello planetario ha altre interpretazioni e non tutti i paesi avranno l'identica crisi, è ovvio; non mi aspetto niente da questo e da altri governi che da qui al 2012 gestiranno la nostra economia. Una cosa certa è che molti cittadini italiani, pur annoverati come abitanti di un paese cosiddetto ricco, sono a un passo dal collasso. Se andremo a piedi ne guadagneremo in salute e si allungheranno tutti i tempi; uno scenario pressoché disastrato ci aspetta, e non si può uscirne da questa spirale.

DS ha detto...

come direbbe jovanotti: spero che arrivi a 300!

Viviana B. ha detto...

Personalmente, uso l'auto solo se non posso davvero farne a meno. Per le trasferte di T'Ien Shu, ad esempio.
Per tutto il resto... evito! Vado a piedi a far la spesa e in posta, vado in bici al lavoro, uso i mezzi pubblici...
Il prezzo della benzina in sè e per sè dunque mi tocca poco, ma purtroppo mi toccano assai tutti gli aumenti ad esso correlati (aumento di tutti i prodotti che necessitano di trasporto, aumento dei biglietti per il trasporto pubblico ecc. ecc.) e, moralmente, mi tocca parecchio il fatto che per questa costosissima porcheria si continuino a far guerre in giro per il mondo.
In tempi non recentissimi avevo scritto questo, oggi l'interrogativo è ancora più valido! ;-)

suburbia ha detto...

alberto grazie del consiglio. Il libro lo conosco ma e' una ottima lettura. E' di oggi poi che si ipotizzi il barile a 400$, del resto se una risorsa quella e' e la domanda aumenta ci vuol poco a ipotizzare che il prezzo improbabilmente calera'.
river concordo in tutto
davide piu' che speculazione qua in italia si tratta di accise. Sulla previsione infatti si puo' discutere (oggi il sole24 ore dice che potra' arrivare a 400 $, qui) pero' il trend sara' quello.
tommi e' solo questione di tempo :-)) W il telelavoro (non quello in tv :-))
Viviana anche io la uso al minimo ma nonostante tutto incide. Poi come giustamente osservi, tutto aumenta e concordo anche sulle guerre. Per il link.... arrivo, ciao

Anonimo ha detto...

Stamattina la splinder aveva dei problemi e non sono riuscito ad aggiornare il blog comunque questo è il codice del video di travaglio di ieri sera
http://videos.sport365.fr/video/iLyROoafYzup.html

ciao
tomas

Luca Tittoni ha detto...

Io continuo a credere che tale aumento è frutto per il 60% della domanda a fronte ovviamente dell'offerta attuale/futura a breve termine e per un buonissimo 40% di qualcuno che sta giocando (speculando) massicciamente, cercando di ottenere realizzi (o tesoreggiando direttamente) da febbre tra qualche tempo direttamente sul nostro portafogli. L'abbandono ormai non procrastinabile dell'uso del petrolio pone costi elevatissimi alle majors. Non tanto di mancati guadagni futuri, quanto di riorganizzazione del core, di assestamento del mercato, azionari e di corporate produttivo- personale. Una strategia volta a far si che la transizione verso altre fonti energetiche sia fatta assorbire lentamente alla popolazione drogandola a piccole dosi e imponendone così la tempistica stessa, diventando motore dei cambiamenti e non subendoli. Credo infatti anch'io che tra qualche anno il greggio ce lo "tireranno" dietro, con prezzi molto abordabili (rispetto ad oggi) ed in linea con alcuni anni del decennio '90. Ho paura di ciò perchè forse iniziano a vedersi i primi fatti concludenti di una volontà precisa volta a rallentare la torsione energetica ormai imposta, cedendo lentissimamente e a piccole dosi quote di potere, permettendo la riorganizzazione. Di sicuro, qualcosa oltre la semplice domanda, i semplici pozzi che si asciugano e le tensioni internazionali sta accadendo... sarebbe bello, bellissimo indovinare il tutto. Bacio Paola, Lu

suburbia ha detto...

Tomas caspita... mattiniero.
Ho letto solo ora le news su S. di cui parlavamo nell'altro post.
Eccole qua. ciao
luca una analisi affatto banale. Anche se da qui a "tirarcelo dietro" non saprei: -) Per certe produzioni il petrolio e' insostituibile, dove lo e' faremmo meglio ad usare altre cose.
Non in molti campi indovinare tutto e sapere in anticipo le cose sarebbe auspicabile, o bello.
Per le quotazioni -pero'- sicuramente si :-))

siddhartino ha detto...

Forse vi sono già noti, ma per quanto riguarda petrolio e picco delle risorse vi segnalo questi siti:
www.aspoitalia.net
Aspo italia blog
Petrolio uno sguardo dal picco

Si è appena concluso il convegno Aspo-Italia 2 a Torino, trovate tutto online compresi i video su you tube, relazionano esperti del settore e geologi del calibro di Euarn Mearns (oil drim) Ugo Bardi....da non perdere insomma

suburbia ha detto...

siddhartino quelli da te elencati sono sito fondamentali.
Non ero al corrente del convegno. Bardi una volta e' a tenere una conferenza nella mia citta' e ho avuto modo di apprezzarlo anche di persona (oltre da cio che scrive) pacato gentile e molto disponibile.
Grazie, ciao

suburbia ha detto...

siddhartino quelli da te elencati sono sito fondamentali.
Non ero al corrente del convegno. Bardi una volta e' a tenere una conferenza nella mia citta' e ho avuto modo di apprezzarlo anche di persona (oltre da cio che scrive) pacato gentile e molto disponibile.
Grazie, ciao